Quel giorno, nella sua officina illuminata da una luce calda e dorata, era arrivata una vera gemma: una Moto Guzzi V7 Sport, un pezzo di storia su due ruote. La moto era stata trovata in un granaio, coperta di polvere e ruggine, con la vernice sbiadita e il metallo opaco. Ma per Devil, quella moto era una tela vuota, pronta per essere trasformata in un capolavoro.
Con un sorriso diabolico, Devil si avvicinò alla moto, indossando i suoi guanti arancioni e disse: "Diavolo, quanto sei bella..." accarezzando il serbatoio con rispetto. "Ti faro tornare a spendere..." e inizio a dettagliare!
La prima fase era la pulizia. Devil iniziò con una delicata pulizia accurata, usando un sistema denominato VORTEX che aveva creato lui stesso. Ogni centimetro della moto venne pulito con cura, dalla forcella al mozzo delle ruote. La polvere e lo sporco scomparvero, rivelando la bellezza nascosta sotto.
Poi arrivò il momento del ricondizionamento. Devil prese i suoi attrezzi infernali: panni in microfibra e prodotti specifici per i metalli, le plastiche e il cuoio ma soprattutto una pazienza infinita. Rimuove la ruggine con movimenti precisi, ricondizionò i cromati opachi, le plastiche sbiadite e trattò il cuoio del sellino con un balsamo rigenerante. Ogni dettaglio venne curato come se fosse l'ultimo.
Infine, la lucidatura. Devil estrasse dalla custodia la sua Mini-Rotativa e con un polish di alta qualità lucido tutte le parti verniciate. Poi con un panno di microfibra, applicò la cera con movimenti circolari, donando alla moto una lucentezza che sembrava provenire da un'altra epoca. La vernice tornò a brillare, i cromati riflettevano la luce come specchi, e il sellino sembrava nuovo di zecca.
Quando la moto fu pronta, Devil si fermò ad ammirarla. Era come se il tempo si fosse fermato, e la Moto Guzzi fosse appena uscita dalla fabbrica. "Ecco," disse con soddisfazione, "questo è il mio inferno: trasformare il vecchio in nuovo, il trascurato in splendente."
La notizia del lavoro di Devil si sparse velocemente, e presto la sua officina divenne un luogo di pellegrinaggio per gli appassionati di moto d'epoca. Ma Devil non si montò mai la testa. Per lui, ogni moto era una nuova avventura, una nuova sfida da affrontare con passione e dedizione.
E così, il Diavolo del Detailing continuò a fare ciò che sapeva fare meglio: portare alla luce la bellezza nascosta, un dettaglio alla volta.
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